La Costituzione italiana riconosce il diritto alla salute definendolo un diritto fondamentale dell'individuo. Così recita il I° comma dell’art. 32, ad esso interamente dedicato: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni e il sostegno alle persone in condizioni di debolezza.”
L'emergenza socio-sanitaria in atto non può lasciare indifferente nessuno, considerato anche che, oltre ai malati di SARS-CoV-2, sono presenti i malati cronici e fragili che già nella situazione pre-emergenziale attendevano una risposta dalle nostre strutture sanitarie e che faticano ad accedere alle cure in tempi ragionevoli. Vanno poi considerate tutte le attività di medicina ambulatoriale non urgente che, in un primo momento di emergenza – durante il lockdown – erano state sospese accumulandosi nel tempo e, non appena sono state riaperte le agende delle visite, hanno iniziato a riversarsi sul sistema di prenotazione. Ciò comporta per il cittadino la difficoltà - oltre che ad ottenere un appuntamento per una semplice visita piuttosto che un esame specialistico - ad avere materialmente una risposta telefonica da parte del CUP che – come manifestato dagli operatori sui quotidiani locali – nonostante il grande impegno ha risentito e risente della straordinarietà della situazione generando preoccupazione e ansia nei pazienti.
Proprio per garantire il pieno diritto alla salute di ciascuna persona, è bene riconoscere l'importanza e la necessità da parte della sanità pubblica di interagire con le strutture sanitarie private presenti sul nostro territorio, per affrontare le esigenze relative allo stato di emergenza della sanità locale in presenza dell'epidemia da Coronavirus. E' quindi meritevole di elogio il provvedimento, approvato con delibera della Giunta provinciale, che permette ai chirurghi di ortopedia dell'ospedale di Rovereto di utilizzare al 50% le sale operatorie della Casa di cura Solatrix. Questo eviterà di sospendere l'attività chirurgica durante la ristrutturazione dell'ospedale e punta a potenziare e integrare l'offerta sanitaria trentina avviando l'iter di autorizzazione e diaccreditamento con Solatrix con questi settori. Ben vengano perciò iniziative private - anche se non necessariamente convenzionate - come ambulatori o cliniche accreditate con la Provincia in un'ottica di ampliamento dei servizi sanitari specialistici.
Le premesse per un’operazione di sinergia tra pubblico e privato analoga a quella di Rovereto sono riscontrabili nel territorio della Val di Sole, dove a Malé l'ambulatorio del Dott. Pizzolla, stimato professionista, medico, direttore e amministratore unico della società Alp Trauma Clinic, è pronto ad aprire da diversi giorni: per dare il via alla sua attività si attende solamente l'autorizzazione da parte della Provincia. Lo studio offrirà servizi di risonanza magnetica e altri esami con attrezzature all'avanguardia, mirando all'integrazione delle strutture socio-sanitarie territoriali al fine di ridurre il disagio e le complicanze dovute ai lunghi tempi di attesa ed agli spostamenti che, in virtù delle raccomandazioni nazionali e provinciali, contenute anche nella recente ordinanza del Presidente Fugatti, sono altamente sconsigliati.
Auspico vivamente che tale progetto possa essere autorizzato quanto prima per offrire ai cittadini del Comune di Malè e delle zone limitrofe - distanti dai centri ospedalieri - un servizio sanitario di qualità e all'avanguardia.
Cons. Claudio Cia
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